Un Cammino Sinodale in Crescendo: l’Assemblea di Roma e la sfida della prossima tappa
di Paola Fabrizi e Francesco Domenicucci
Dal 31 marzo al 3 aprile 2025, la Chiesa italiana ha vissuto un momento cruciale del proprio cammino sinodale con la Seconda Assemblea Nazionale dei referenti diocesani per il Sinodo svoltasi a Roma, presso l’Aula Paolo VI. Un appuntamento atteso e sentito, che ha visto la partecipazione di oltre 1000 delegati da tutte le diocesi d’Italia, tra cui la delegazione della Diocesi di Sulmona-Valva, guidata dal nostro Vescovo Michele. Sono stati giorni di confronto, ascolto e discernimento, culminati con la decisione di rinviare l’approvazione del documento finale al prossimo ottobre.
Già dalla prima giornata, i lavori si sono rivelati intensi e profondi. Le varie sessioni di discussione ci hanno permesso di analizzare e approfondire 50 proposizioni emerse nei precedenti incontri a livello diocesano e raccolte in un documento dal titolo “Perché la gioia sia piena”.Tra i temi più dibattuti sicuramente il ruolo delle donne nella Chiesa, l’accompagnamento delle persone in situazioni affettive particolari e la corresponsabilità pastorale dei laici, ma anche la formazione, la valorizzazione dei giovani e degli spazi a loro dedicati, l’importanza dei Consigli Pastorali e il rinnovamento dei percorsi di catechesi.


Il nostro contributo, come delegati della Diocesi di Sulmona-Valva, è stato quello di portare la voce della nostra Chiesa Locale, condividendo esperienze e prospettive maturate nel nostro territorio.
Un momento centrale della prima giornata è stata la Celebrazione Eucaristica nella Basilica di San Pietro, presieduta dal Cardinale Parolin, che ha richiamato tutti all’importanza del dialogo e della collaborazione per costruire una Chiesa sempre più sinodale.
Il 2 aprile abbiamo invece vissuto il Pellegrinaggio giubilare; un momento emozionante di raccoglimento e preghiera. Dall’Aula Paolo VI, in processione, ci siamo diretti verso la Basilica di San Pietro, attraversando la Porta Santa. Questo gesto ha reso ancora più tangibile l’essenza del cammino sinodale: una Chiesa in cammino, aperta alla misericordia e alla speranza. Durante questa giornata, si sono moltiplicati i momenti di condivisione e confronto tra delegazioni di diverse diocesi, rafforzando i legami di fraternità e collaborazione.
L’ultima giornata, il 3 aprile, avrebbe dovuto concludersi con la votazione del documento finale, ma così non è stato. Una quantità considerevole di emendamenti e interventi critici ha reso evidente che il testo proposto – ritenuto “povero” e “scritto di fretta” – non rispecchiasse pienamente le attese dell’Assemblea.
L’arcivescovo Mons. Erio Castellucci, presidente del Comitato nazionale del Sinodo, ha spiegato che le numerose proposte di emendamento hanno richiesto un ripensamento complessivo, pertanto il nuovo appuntamento è stato fissato per il prossimo 25 ottobre, quando sarà portato in votazione il documento riformulato in base alle osservazioni; “Non si tratta di ricominciare da capo, ma di fare un passo avanti verso un testo più discorsivo, più ricco, più profondo.”
Il rinvio non è assolutamente una sconfitta, ma un’opportunità per lavorare meglio e costruire un documento che sia davvero espressione di un processo condiviso.
L’Assemblea si è chiusa con una certezza: il cammino sinodale è vivo, e la sua forza sta nella capacità di ascoltare, discernere e affrontare nuove sfide per una Chiesa più partecipativa e accogliente.


Per noi delegati della Diocesi di Sulmona-Valva è stata un’esperienza molto profonda di Chiesa universale. Siamo tornati arricchiti e desiderosi di continuare il percorso sinodale nelle nostre comunità con rinnovato slancio. Abbiamo sperimentato una Chiesa desiderosa di confrontarsi, di camminare insieme, di fare comunione, perché, citando il Card. Zuppi alla Messa conclusiva dell’Assemblea, “la comunione non è omologazione, ma superamento della divisione. La Chiesa non è un’idea, ma un incontro, una relazione. È nella sinodalità che ritroviamo la nostra identità: camminare insieme, mai contro.”